Quello di Blumosso è un mondo complesso. Un mondo fatto di canzoni suonate, di storie cantate, di racconti dipinti con pennellate che con pochi tratti sanno disegnare un quadro ricco di dettagli. I brani di Blumosso sanno di Cesare Cremonini e, ancora prima, di Lucio Dalla, sanno di De Gregori. Sanno di quel cantautorato italiano che troppo spesso è stato bollato di pesantezza e che oggi ha preso le sembianze di un certo tipo di musica indie.
Chi è Blumosso? Simone Perrone, in arte fra i vari nomi conosciuto anche come Blumosso. In realtà Blumosso è un progetto di cui Simone Perrone, cantautore salentino con una voce e una scrittura decisamente non comuni nella scena musicale italiana, è protagonista assoluto con il contributo di altri nomi noti del panorama indipendente come quello di Matteo Bemolle.
Ho scoperto Simone Perrone prima e Blumosso poi grazie ad alcuni amici salentini e poi ho continuato a "coltivare" i miei ascolti nel corso degli anni. Senza peraltro rimanere mai delusa. Detto che "Considerazioni sulla vita" è una canzone che va ascoltata con la giusta predisposizione mentale e di cuore - è talmente profonda da dare uno scossone all'anima -, brani come "Ermione", "A pezzi il cuore", "In un albergo di Milano" e "Irma cara" meritano ben più di un ascolto.
L'ultimo album, "La battaglia di Svevia", uscito nel 2023 ha un respiro ulteriore tanto dal punto di vista dei testi quanto per quanto attiene alla musica. Blumosso compie un passo in avanti, senza però cedere alle lusinghe del ritornello facile o del riff alla moda.
Se state cercando un mondo diverso da quello che propone gran parte del mainstream italiano degli ultimi tempi, questo è proprio ciò che può farvi scoprire un universo parallelo. Fatto, finalmente, di musica e parole. Quelle vere, quelle suonate e quelle cantate. E pure decisamente bene.