Quando penso al mondo indie, ma quello vero dei cantautori italiani moderni, mi vengono in mente nomi come Peter White, Fulminacci, Galeffi. E proprio di Galeffi ti voglio parlare questa volta.
Marco Cantagalli, vero nome di Galeffi, ha 31 anni e questo è già un dato interessante. Perché ha già una discreta esperienza musicale alle spalle - tre album e dieci anni di musica dalla prima apparizione nel programma televisivo The Voice - e perché ha decisamente qualcosa da dire. Il suo è uno stile che si inserisce nel solco dei cantautori emergenti italiani, quelli che a un primo ascolto possono sembrare anche un po' "pesantoni". E invece pesantoni non sono per niente. Anzi.
Galeffi ha una scrittura immediatamente comprensibile, ma non scontata nè banale. E neppure superficiale. Il cantautore romano nelle sue canzoni scava nell'animo umano, indaga ma senza mai giudicare. Anzi, racconta la quotidianità che di fatto rispecchia quella di chi lo ascolta. I brani di Galeffi potrebbero essere la colonna sonora delle giornate di tutti noi.
Un aspetto che mi colpisce sempre ascoltando la discografia di Galeffi è la varietà di sonorità e di arrangiamenti: ogni canzone è un mondo a sè anche dal punto di vista del ritmo. Nel suo repertorio troviamo ballad, brani più squisitamente pop e altri con sonorità che affondano di più le radici in tradizioni musicali passate e internazionali. Fra i brani di Galeffi, ti consiglio di ascoltare in particolare "Occhiaie", "Uffa", "Tazza di te", "Mai Natale", "Mamihlapinatapai" e "Venezia".