Chiamamifaro non dovrebbe essere un'artista emergente. Anche perché per quanto mi riguarda è già più che in superficie. E spero sinceramente che vada sempre più in alto. La bergamasca Angelica Gori - sì, è figlia di Giorgio Gori e Cristina Parodi - è l'esempio di quanto il talento unito a idee e una progettualità ben precise e indirizzata possano creare qualcosa di veramente magico.
Ho scoperto Chiamamifaro - il nome d'arte è molto evocativo, perlomeno lo è la sua spiegazione: il faro come qualcosa che illumina, una luce certa e sicura. Proprio il faro ha fatto capire ad Angelica Gori che la musica è il luogo in cui rifugiarsi - grazie ad alcuni amici che lavorano nel mondo della musica. Non avevano voluto dirmi il suo vero nome, per evitare possibili pregiudizi. E hanno fatto bene. Chiamamifaro è un'artista a tutto tondo. Dal punto di vista musicale riesce a spaziare su diversi registri ritmici e la cosa è decisamente piacevole, visto che alterna brani più lenti a canzoni dove si balla. Vedi "Santa subito", un bel featuring con Asteria. Altra giovane promessa della musica italiana.
"Bistrot", "Penne rosse", "Pioggia di Cbd" e "Sott'acqua", ma anche "Domenica" e le ultime "Santa subito" con Asteria, appunto, e "Ma ma ma" sono le canzoni che vanno assolutamente ascoltate per capire il mood di Chiamamifaro.
Non lasciatevi intimorire dalla sua giovane età: anche se ha solo vent'anni - e la sua voce probabilmente subirà dei cambiamenti nei prossimi anni -, questa artista ha molto da dire. E non intendo soltanto dei classici temi da post adolescente. Per intenderci, non solo lui che vuole lei, lui che non vuole più lei, lei che non vuole più lui. Ogni suo brano è uno spaccato della società moderna, uno spaccato di quello che i ragazzi di vent'anni si trovano a vivere quotidianamente. E' anche quindi un modo per capirli e, forse, per immedesimarsi un po' in loro.